lunedì 25 gennaio 2010

Echmiadzin e la pasqua armena

Passiamo la Pasqua nella cattedrale piu' importante della chiesa armena. E' pieno di bambini, di donne vestite con improbabili completi leopardati o argentati abbinati a puntuti stivali. C'e' aria di festa, e' una splendida giornata di sole e mentre i bambini si rincorrono sui prati i loro genitori si accalcano alle porte della cattedrale: sta per uscire il Katholikos, capo spirituale di questa chiesa
Dopo la messa la processione va dalla chiesa alla residenza del Katholikos, un percorso di non piu' di 30 metri, perche' come e' evidente dalle parole e dalle idee della gente l'attivita' fisica fa male e l'unica vera ed infallibile medicina e' la vodka.
E' riccamente vestito e circondato da un folto gruppo di chierichetti che portano incensi e stemmi dorati. La folla si accalca e tutti vogliono vedere, toccare ed ottenere perdono. Ma anche se va piano, nel giro di un minuto sparisce all'interno della sua villa. Gli adulti rivolgono allora la loro attenzione ai bambini, che continuano a rincorrersi come se niente fosse.

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